C’era una volta Facebook (7). Il 2014.

Raccogliere quel che ho scritto su Facebook ordinando il materiale per categorie a volte non è facile. Siccome lo scopo di questi articoli è soltanto quello di conservare la memoria di quel che mi è passato per la testa, ecco che adotto il semplice sistema cronologico. Un po’ come le cartelle “varie” degli archivi.

28 giugno
Di un lungo (e condivisibile) scritto di Alessandro Di Battista, cito il passaggio per me essenziale: “La legge elettorale e le riforme costituzionali sono cose importanti ma andrebbero portate avanti contemporaneamente a norme che permettano una riduzione vera della povertà e della disoccupazione.”
E’ vero, la legge elettorale e le riforme costituzionali sono importanti (per qualche verso, perfino decisive), ma intanto il debito pubblico macina record su record, la cassa integrazione fra un po’ non si saprà più come finanziarla e lo Stato, quando avrà dismesso tutto, non potrà che vendere anche quel che non è suo.
Io mi faccio forza e provo a dividermi in tre: una parte di me si occupa dei problemi di fondo, una seconda delle questioni alla mia portata, la terza… fa finta di essere in un mondo normale e legge, scrive, scherza e, sostanzialmente, mi salva. Perché “troppo sul serio”, appunto, è troppo.

28 giugno
Col tempo che impegna inserire la spam nel programma antispam avrei preso un’altra laurea.

26 giugno
Per apprezzare pienamente l’aneddoto bisognerebbe avere un’idea anche minima della vicenda Banca Marche, istituto giunto al terzo commissario straordinario e in odore di fallimento, ma racconto lo stesso.
A Pesaro, in piazza Lazzarini, c’è uno sportello Bancomat proprio di quella banca. E’ un bancomat interno, di quelli a cui si accede strisciando la tessera per aprire la porta scorrevole. Appena entri parte un messaggio registrato che dice: “Benvenuti. Avete cinque minuti per completare l’operazione.”
Dopo, evidentemente, non garantiscono che ci sia ancora qualcosa da prelevare.

25 giugno
Mia figlia oggi compie 18 anni. Qualcuno mi aiuti!

20 giugno
In treno per Roma sfoglio il Piano Industriale di Banca Etica. Per me è quasi arabo ma non lo dò a vedere e sto facendo un figurone con gli altri passeggeri.

3 giugno
Allora: stasera ci sarebbe lo spettacolo sulla mafia alla Fattoria della legalità di Isola del Piano. Domani l’incontro sui diritti umani alla Casa delle Culture di Ancona (alle 18) e qui a Fano l’intervento del candidato sindaco Omiccioli (alle 21). Giovedì sera c’è in piazza Alessandro Di Battista. Venerdì pomeriggio Costituente dei Beni comuni (ore 15.00 ad Ancona) e venerdì sera Carlo Sibilia di nuovo in piazza per chiudere la campagna elettorale in vista del ballottaggio. Il 7 ritiro della spesa e riunione del GAS. L’8 l’incontro su migrazioni e conflitti (a Pesaro).
Il divano e “Emma” di Jane Austen non dicono nulla ma stanno lì, disponibili…

3 giugno
Sarà che sono un po’ all’antica ma: perché Facebook non ha una funzione “Semplici conoscenti”? 🙂

4 giugno

La foto di copertina

La foto del profilo

Sto pensando a quel che possono pensare della mia immagine del profilo e di quella di copertina. La prima è un tramonto al Polo Nord, non ricordo più per quale via acquisita alla mia banca dati di immagini. La seconda, invece, la scattai io a febbraio del 1995, in Nuova Zelanda (esattamente nel Milford Sound), a bordo di un kayak col quale mi ero avvicinato il più possibile alla scogliera. Ogni tanto ripenso a quel viaggi.

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