5 dicembre

Quasi preso

di Antonio Messina

Un singolare concorso di circostanze aveva fatto sì che il giorno dopo, che era quello successivo alla telefonata ma precedente quello di Natale, Giulio avrebbe finalmente coronato una serie di sogni. I quali consistevano in quanto segue: a) avere un appuntamento con Gisella; b) averlo a casa di lei, che viveva sola e hai visto mai che; c) averlo nell’imminenza del Natale, così aveva più d’un pretesto per farle un bel regalo. In realtà, Giulio si sarebbe accontentato anche di molto meno, perché in fondo l’importante era vederla, però era andato tutto per il meglio.
Quindi Giulio si impegnò nella scelta del regalo. Una collana di brillanti ebbe l’impressione che sarebbe stato eccessivo, laddove l’impressione l’ebbe Giulio ed eccessiva sarebbe stata la collana, tanto per non assecondare equivoci. Così optò per tre regali piccoli al posto di uno grande: stessa sovrabbondanza di segni d’amore senza però dare troppo nell’occhio.
Quindi Giulio comprò un CD, che era The best love songs of Elton John – The ultimate collection, cioè la raccolta definitiva delle più belle canzoni d’amore di Elton John, com’ebbe la premura di spiegargli il commesso dopo aver ascoltato la richiesta di Giulio di un CD modello “o stasera o mai più”. Poi ci fu la stecca di Toblerone da 400 grammi, che non solo era buonissima ma da qualche parte aveva letto che il cioccolato era pure afrodisiaco. E l’aveva letto sempre Giulio, mica la stecca, tanto per non assecondare equivoci. Infine una videocassetta con dentro Casablanca, Bogart che fuma e la Bergman che lo bacia. Per il piacere di entrambi, non mentre Bogart ha la sigaretta in bocca (peraltro il peggio sarebbe stato per la Bergman). Insomma la storia di una grande passione, proprio quello che ci voleva.
Quindi combinazione Giulio arrivò da Gisella mentre stava arrivando anche lei da fuori. Giulio nella tasca destra del giaccone aveva la videocassetta, nella sinistra il Toblerone, e dentro quella interna il compact disc. Gisella aveva in mano un foglio spiegazzato.
“Cos’è?” le chiese Giulio.
“Analisi.”
“Tutto bene?”
“Allergia al cioccolato. Peccato, sotto Natale.”
“Peccato,” disse lui.
Due piani risaliti in ascensore, e poi nel suo soggiorno, che tanto per non assecondare equivoci era quello di casa di Gisella, mica dell’ascensore. Accanto al lettore di CD c’erano un paio di manifesti appesi alla parete. Entrambi di Elton John.
“Ti piace?” chiese lui.
“Li ho tutti!” disse lei.
“Gisella dimmelo subito: film in cassetta ne hai parecchi, e quali?”
“Non ho il videoregistratore.”
Quindi ci fu un bel po’ di tempo che il nostro Giulio non spiccicò parola.
“Qualcosa che non va?” Gisella chiese infine.
“No … È che … Ci ho quasi preso.”

(Contenuto pubblicato per la prima volta su antoniomessina.it il 05/12/1999)

4 dicembre6 dicembre