Arto Paasilinna e la storia della sua Finlandia

Lo scrittore finlandese Arto Paasilinna (1942 – 2018)

[Articolo pubblicato per la prima volta il giorno 11/02/2013 nel sito antoniomessina.it]
Sangue caldo, nervi d’acciaio è l’ultima opera tradotta in italiano dello scrittore finlandese Arto Paasilinna, uscita nel 2012 per la consueta cura dell’editore Iperborea. Il libro ricostruisce la storia della Finlandia degli ultimi novant’anni ma, naturalmente, attraverso la lente scanzonata, e a volte irriverente, di Paasilinna.
Lo stile è, come sempre, efficacissimo. Si comincia a leggere e si ha la sensazione di andare subito al galoppo. Quanto al taglio dello sguardo, una citazione vale più di mille commenti. Tuomas Kokkoluoto, il padre del protagonista Antti, si adopera per far seppellire i due fratelli Jaakkola, rimasti uccisi nel corso della guerra civile alla quale partecipavano dalla parte dei rossi. Il rappresentante della chiesa di Toijala, contattato da Tuomas presso la “camera mortuaria della città, dove eroi bianchi e rossi venivano conservati fianco a fianco”, accoglie la richiesta, non senza prima sottolineare che “… non era così ovvio, di quei tempi, mettersi a spedire cadaveri di rossi su e giù per il paese. Tuttavia, per pura carità cristiana, in quel caso era disposto a fare un’eccezione.
Due giorni dopo, nella stazione di Ykspihlaja entrò sbuffando un treno con un pianale merci attaccato in coda. Sul pianale cinque bare, e quaranta botti di burro destinate all’Inghilterra.”
(PAASILINNA, Arto, Sangue caldo, nervi d’acciaio, Milano, Iperborea, 2012, p. 34).
Il libro è tutto così, sempre sul crinale fra la compassione e una punta di disprezzo per tanto agitarsi degli esseri umani in nome di convinzioni e convenzioni che sfociano così facilmente in tragedia, quando la vita, almeno un po’, potrebbe essere più semplice.

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